La Cassazione aveva già annullato in toto la sentenza di condanna accogliendo la censura dell’Avv. Spadaro. La personale convinzione dei ritenuti antagonisti criminali, emergente dalle intercettazioni, che l’estorsione l’avesse commessa il Rafaschieri non dimostrava che l’operata deduzione rispondesse a verità. Neppure risultava la fonte di provenienza del fatto raccontato.
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